- La Giornata Mondiale della Gentilezza, World Kindness Day
- La Giornata della Gentilezza in Italia
- Cos’è la gentilezza e perché probabilmente può salvare il mondo
- Perché la gentilezza fa bene
- Quando la gentilezza manca del tutto: i maltrattamenti sugli animali
- Come aiutare gli animali in difficoltà?
- Qual è l’animale più gentile del mondo?
- Come manifestare la gentilezza verso gli animali?
“Sii gentile ogni volta che è possibile. È sempre possibile”. Questa frase attribuita al Dalai Lama è perfetta per iniziare a raccontare una ricorrenza che ci sta molto a cuore, la Giornata Mondiale della Gentilezza.
Possiamo pensare che la gentilezza sia soprattutto legata ai rapporti umani, ma è bene che la volontà e la pratica di essere gentili si espanda anche alla natura e a tutti gli animali, compresi naturalmente i nostri amori a quattro zampe che, davvero troppo spesso, non ricevono purtroppo la gentilezza che meritano.
Vediamo quindi cos’è la Giornata Mondiale della Gentilezza, dove nasce, quale è il suo scopo e anche come celebrarla con un’attenzione particolare ai nostri amati animali.
La Giornata Mondiale della Gentilezza, World Kindness Day
La Giornata Mondiale della Gentilezza si celebra ogni 13 novembre ed è stata istituita nel 1997 dal World Kindness Movement, una ONG (Organizzazione Non Governativa) internazionale, priva di affiliazioni politiche e religiose.
Come si legge sul sito ufficiale del movimento, la missione di questa giornata è di ispirare le persone e unire le nazioni per creare un mondo più gentile.
Questo si concretizza nella Dichiarazione di sostegno per un mondo più gentile, un documento firmato nel 2017 da diversi stati e con la Giornata Mondiale della Gentilezza.
Le associazioni che desiderano promuovere la Giornata Mondiale della Gentilezza nel proprio paese possono fare domanda per ricevere l’approvazione del World Kindness Movement e attivare eventi e campagne a favore di un mondo più gentile.
La Giornata della Gentilezza in Italia
Fin da subito l’Italia ha aderito alla Giornata Mondiale della Gentilezza e il 13 novembre 2023 nel nostro Paese è nato anche l’OIGEC, l’Osservatorio Italiano della Gentilezza e dei Comportamenti, per volontà della presidente del Movimento Italiano per la Gentilezza Natalia Re.
Si tratta di un organismo di studio e di ricerca indipendente, che collabora con associazioni, enti pubblici e privati, studi legali e di consulenza, istituzioni e università per “attuare azioni preventive, di analisi, di monitoraggio, di osservazione, di ricerca e di tutela nei confronti di chiunque ne richieda il supporto e dei fenomeni comportamentali dei singoli quando essi influenzano la collettività”.
Tra le tante iniziative, in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza, quest’anno si è tenuta a Palermo l’Assemblea Mondiale della Gentilezza e sono stati creati dei documenti da presentare all’Onu, alla Ue e al governo italiano dal nome evocativo “Kindness will change the world”, “La gentilezza cambierà il mondo”.
Un titolo suggestivo che ricorda “La bellezza salverà il mondo” di Dostoevskij’ e che, forse, non si discosta poi così tanto dallo stesso concetto di ricerca dell’armonia.
Lo scopo? Richiedere che la gentilezza venga riconosciuta come una forza trasformativa nell’ambito psico-sociale e anche come un indicatore di benessere, in conformità con i 17 Global Goals dell’Agenda ONU 2030 (sono visionabili in questa pagina dell’Agenzia per la coesione territoriale).
Cos’è la gentilezza e perché probabilmente può salvare il mondo
La gentilezza è un atteggiamento, un modo di essere e di fare, per cui trattiamo gli altri e noi stessi con benevolenza, generosità e dolcezza.
È a tutti gli effetti considerata una virtù ed è ‘figlia’ della compassione e dell’empatia, due delle emozioni più profonde che possiamo provare.
La compassione è la capacità di accorgersi che qualcuno sta soffrendo e l’impulso ad alleviare quel dolore, mentre l’empatia è la ‘risonanza’ emotiva tra persona e persona e, aggiungiamo noi, anche tra persone e animali. (Fonte Atlante delle Emozioni umane, Tiffany Watt Smith , 2017 DeA Planeta Libri, Milano).
Compassione ed empatia sono i semi da cui germoglia la gentilezza e il motivo per cui può salvare il mondo è sia sociale che ‘fisico’.
Perché la gentilezza fa bene
Che la gentilezza sia un atteggiamento positivo è indiscusso, ma perché ci fa stare bene e fa stare bene gli altri?
Una risposta arriva dalla scienza e coinvolge la sfera fisica e psicologica, perché secondo uno studio della Mayo Clinic pubblicato su questa pagina i gesti gentili riducono lo stress e migliorano il benessere psicologico di chi la pratica.
Da qui nasce un effetto cascata che coinvolge la comunità: in risposta ai gesti gentili il cervello di chi li riceve produce ossitocina, uno dei cosiddetti ormoni della felicità che creano piacere fisico e quiete interiore.
In sostanza, essere gentili può creare una reazione a catena positiva che stimola le persone ad esserlo a loro volta, in un ciclo di positività che potrebbe mettere fine ai dissidi, alle discussioni, alle liti e, nella più rosea delle previsione, anche alle guerre.
Gentili si nasce o si diventa?
La gentilezza è innata nelle persone, perché come persone siamo programmate per connetterci e, quando ci connettiamo, la nostra fisiologia migliora in meglio.
La gentilezza si è quindi sviluppata a livello genetico nel corso dei millenni e, da questo, possiamo dedurre che sì, gentili si nasce (In questa pagina web della Kindness Organization ci sono moltissimi riferimenti a studi scientifici sulla gentilezza).
Perché, allora, tante persone non lo sono affatto?
Perché il mondo corre troppo veloce per permetterci di praticare la gentilezza, anche quando sentiamo di volerlo fare. Lo stress e la frenesia quotidiana ci porta, infatti, ad auto-centrarsi su noi stessi e a diventare insensibili ai bisogni altrui.
Questo è stato ben provato dal famoso esperimento del Buon Samaritano. Era il 1973 quando, al Seminario teologico di Princeton alcuni studenti parteciparono a uno studio che, apparentemente era basato sull’educazione religiosa.
Ai partecipanti è stato chiesto di compilare un questionario e poi di spostarsi su un altro edificio per tenere un sermone sulla parabola del Buon samaritano.
E qui comincia il bello, perché ad alcuni è stato detto di fare in fretta, ad altri che potevano prendersela con comodo.
Sul percorso verso l’edificio, un attore ha finto di sentirsi poco bene e gli studenti che dovevano andare a tenere il sermone hanno reagito in modo molto diverso, assolutamente scollegato dal contenuto teologico e spirituale della parabola.
Chi aveva la percezione di essere in ritardo (perché gli era stato detto di sbrigarsi) non si è fermato a prestare aiuto, mentre chi aveva tempo a disposizione l’ha fatto.
Da questo possiamo capire come fattori esterni, ad esempio la fretta o la frenesia, possano influenzare in modo cruciale il modo in cui ci comportiamo, in particolare il fatto di essere gentili o meno.
Questo, purtroppo, può spiegare certi atteggiamenti, ma a nostro avviso non è mai una scusa per non prendersi cura degli altri e di tutte le creature viventi.
Perché apre le porte a qualcosa di terribile, come il mancato soccorso e anche il maltrattamento degli animali.
È importante ritrovare nella natura il giusto ritmo del tempo, imparando ad alienarsi dalla frenesia per vivere concretamente la gentilezza sia con le persone che con gli animali.
Quando la gentilezza manca del tutto: i maltrattamenti sugli animali
La Giornata Mondiale della Gentilezza è un’occasione per fare il punto sul maltrattamento sugli animali.
Come siamo messi in Italia? La risposta, purtroppo, è male, perché i casi di maltrattamento sono ancora molti.
Anche uno sarebbe troppo, ma i dati del Rapporto Zoomafie 2023 (su base 2022) fanno venire i brividi, perchè nel 2022, sono stati aperti circa 25 fascicoli al giorno, uno ogni 58 minuti; con circa 13 indagati al giorno, uno ogni 110 minuti, per reati a danno di animali.
A questa inquietante fotografia incrociamo anche i dati dell’ultimo report Legambiente (Animali in città), secondo cui nel 2023 in Italia sono stati abbandonati 85.000 cani (+ 8,6% rispetto al 2022) e tuttora ci sono 358 mila cuoricini randagi.
Abusi, abbandoni, trascuratezza…la legge italiana di riferimento per il maltrattamento sugli animali è l’Art. 544 ter c.p. e in questo documento della Camera dei deputati sono ben spiegate le modifiche che sono state apportate per inasprire le pene per chi lo commette.
Come riportato in Gazzetta Ufficiale: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione (da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro)”.
Come aiutare gli animali in difficoltà?
L’ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali è il riferimento nazionale per la loro protezione in Italia. Il sito ufficiale offre molte informazioni su come proteggerli e anche su come agire nel caso fossimo testimoni di maltrattamenti.
In particolare, in questa pagina di Enpa Milano dedicata al maltrattamento degli animali, ci sono alcune informazioni utili per la denuncia, mentre in questa dedicata alla crudeltà sugli animali ci sono consigli per come agire in modo da salvaguardare il loro benessere e la loro salute, tra cui:
- Denunciare alle autorità competenti chi maltratta gli animali;
- Sostenere, anche firmando, le petizioni contro il maltrattamento degli animali se sentiamo di volerle appoggiare;
- Segnalare alle autorità competenti le foto o i video postati che ritraggano violenza sugli animali;
- Prenderci cura del benessere fisico ed emotivo dei nostri pet, curando la loro igiene con prodotti naturali e la loro alimentazione con prodotti buoni, di qualità e adatti alle loro esigenze;
- Prediligere per la nostra dieta alimenti vegetali o che comunque non provengano da allevamenti intensivi.
In particolare, l’Ente si sofferma su un aspetto fondamentale di cui si parla poco: l’attenzione al maltrattamento animale che viene fatto in età infantile o adolescenziale, che oltre ad essere un comportamento inaccettabile può essere sintomatico di una situazione patologica pericolosa per gli animali così come per la collettività.
Anche in questo caso il consiglio è di denunciare, qualora si assista a casi di questo genere, l’evento alle autorità competenti.
Non abbiamo parole per raccontare la tristezza e la rabbia che proviamo nel leggere di animali maltrattati, creature indifese, da cui potremmo e dovremmo imparare molto, anche in tema di gentilezza.
Qual è l’animale più gentile del mondo?
Sembra proprio che l’animale più gentile del mondo sia l’elefante. Naturalmente lo deduciamo dal suo comportamento, perché questi giganti gentili usano la proboscide per accarezzare e sostenere i simili che ne hanno bisogno.
Anche alcuni mammiferi marini come i delfini vengono considerati gentili perché oltre ad assistere i loro cuccioli fanno lo stesso anche con simili che possono avere delle difficoltà a nuotare.
E, naturalmente, anche il cane rientra in questa lista, perché ha l’istinto innato di pacificare. Infatti, come abbiamo spiegato in questo articolo dedicato alle emozioni dei cani, il suo istinto è quello di portare pace e mai di attaccare o creare litigi.
È una forma di gentilezza tra animali? Possiamo sicuramente definirla tale, come quella tra elefanti, delfini e tante altre creature che hanno un innato istinto a prendersi cura le une delle altre.
Certo, lo scopo più chiaro è quello della conservazione della specie, ma alcuni animali più di altri lo manifestano con azioni talmente tenere da commuoverci.
Come manifestare la gentilezza verso gli animali?
Possiamo tutti essere gentili e la Giornata Mondiale della Gentilezza è un’ottima occasione per celebrare questo atteggiamento e condividerlo con più persone e animali possibili.
Cosa possiamo fare in occasione di questo evento?
Abbiamo raccolto 3 semplici azioni da poter fare in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza verso i nostri simili e altre 3 per manifestare gentilezza verso gli animali.
3 azioni di gentilezza dedicate agli umani
- Fai un complimento a una persona;
- Manda un messaggio gentile a un amico/a o una persona della tua famiglia (basta anche un semplice ‘come stai?’);
- Dai un buongiorno a chi incontri per strada, anche se è una persona che non conosci.
3 azioni di gentilezza per i cuoricini pelosi
- Coccole, coccole e coccole a volontà;
- Porta il tuo pet in passeggiata, trascorri del tempo con lui (come abbiamo visto in questo articolo dedicato alla gratitudine negli animali, ne sarà super felice);
- Un biscottino extra oggi (e anche domani) ci sta tutto, anche per qualche altro pelosetto incontrato in passeggiata!
Al di là di queste azioni, in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza possiamo rendere l’essere gentili un vero e proprio stile di vita, praticandolo sempre e magari dando anche una ‘spintarella’ a chi ancora non ha fatto entrare la gentilezza nella sua vita.
Naturalmente, facendoglielo capire in modo gentile. 🙂