Perché è importante pulire denti, orecchie e occhi al cane?
La pulizia di denti, orecchie e occhi del cane è un “lavoro di fino” di grandissima importanza per la salute dell’animale.
Molly ormai l’ha capito: una volta al mese è l’ora del bagnetto .
Ma forse non ha ancora digerito l’idea che il suo migliore amico le metta le mani in posti così “personali” (d’altro canto, nemmeno a noi piace quando il dentista ci infila mille attrezzi in bocca…). Eppure, queste “seccature” sono la strada giusta per evitare al nostro pet dolori futuri, come gengiviti, congiuntiviti e otiti.
Anche i cani hanno problemi ai denti
Pulire i denti al cane forse non è un’operazione semplice, ma è comunque consigliata per prevenire affezioni orodentali anche gravi.
Un primo, immediato segnale che Tea ha problemi ai denti è un alito che rischia di far appassire i gerani sul davanzale. Non ignoratelo: la vostra amica potrebbe avere un accumulo di tartaro o una gengivite in atto!
Ecco perché è utile controllare regolarmente (non solo in occasione della visita dal veterinario) la bocca del cane, per vedere se ci sono segni di problemi ai denti (gengive infiammate, denti spezzati o che mancano, presenza di tartaro).
Le incrostazioni di tartaro, in particolare, costituiscono un problema piuttosto comune nel cane. Possono essere dovute a un’alimentazione troppo morbida (il cane non “rosicchia” e non mette in atto dunque l’effetto abrasivo simile a quello dello spazzolino), a una scarsa igiene orodentale o a un proliferare di batteri dovuto al tipo di cibo assunto.
Se la cura e la pulizia dei denti vengono trascurate, il cane rischia dolorose infiammazioni alle gengive, ascessi e perdita dei denti. È quindi essenziale indossare i panni dell’igienista dentale e aiutare il nostro amico a mantenere i denti bianchi e le gengive sane.
Come lavare i denti al cane
Per lavare i denti al cane vi occorreranno due cose: spazzolino e dentifricio.
Sì, avete capito bene, anche Lucky si lava i denti come noi… o quasi! Lo spazzolino e il dentifricio sono infatti specifici per cani.
Gli spazzolini possono essere con manico oppure da dito, cioè a forma di ditale, con setole morbide e adatti alla bocca dell’animale. I dentifrici naturalmente non hanno aroma di menta glaciale, ma sono appetibili per il vostro amico (vi suona strano lavarvi i denti con qualcosa che ricorda il fois gras?).
Per il vostro cane non è cosa gradita farsi mettere le mani in bocca.
Ecco perché idealmente è bene abituarlo fin da cucciolo, magari spalmando un po’ di gustoso dentifricio sul dito e massaggiandogli le gengive. In questo modo, assocerà l’operazione a qualcosa di cui leccarsi i baffi.
Pian piano potrete passare alla spazzolatura vera e propria, prima brevemente, sui denti anteriori, per poi passare a quelli posteriori. Se il cane non è abituato, non spazzolate mai tutti i denti in una sola volta; rischiate che l’esperienza non gli vada giù.
Meglio procedere per gradi, “con le buone”. Ricordate infine di lodarlo e di premiarlo con il gioco per la fiducia dimostrata.
Se il vostro amico presenta già segni evidenti di tartaro, nessuno spazzolino farà il miracolo. D’altra parte, non lo fa neanche sugli umani. Thor dovrà sottoporsi a una detartrasi (la rimozione del tartaro), operazione che svolgerà il Medico Veterinario previo controllo.
Le orecchie del cane: come sono fatte e quali problemi possono dare
Piccole piccole o grandi come ali di pipistrello, appuntite o lunghe fino a terra: le orecchie del cane sono un organo dalle mille e più forme.
Tuttavia, la loro funzione è sempre quella: captare rumori anche indistinguibili per l’orecchio umano.
Data la capacità di percepire frequenze in una gamma sonora molto vasta e a lunghe distanze, le orecchie del cane rappresentano per l’animale uno strumento imprescindibile, ma anche molto delicato. Dingo di solito va in estasi quando lo grattiamo dietro all’orecchio, ma lo stesso gesto potrebbe non gradirlo o addirittura guaire sconsolato in presenza di otite o parassitosi, problemi assai comuni.
Le parassitosi in genere sono causate dagli acari che si insinuano nel condotto uditivo, causando infiammazione, accumulo di cerume e forte prurito. In genere ce ne accorgiamo prontamente: il cane inizia a scuotere con insistenza la testa, a grattarsi le orecchie come se non ci fosse un domani e talvolta si lamenta. Il veterinario ne confermerà la presenza e suggerirà il trattamento.
Il cane può poi scuotere la testa e lamentarsi a causa di un’otite, sempre provocata da infestazione oppure da polvere o da acqua nel condotto uditivo. È una condizione dolorosa per il pet, ecco perché è opportuno prevenirla asciugando con cura le orecchie del cane dopo un bagno o una nuotata e facendole controllare regolarmente per debellare eventuali parassiti.
Come pulire le orecchie al cane
Per pulire le orecchie al cane, verificate in primo luogo che queste siano sane (sono di colore roseo e prive di secrezioni visibili); se è in corso un’infiammazione, Spritz non si lascerà toccare.
Scegliete un momento in cui il cane è rilassato, cominciate con qualche coccola e delle grattatine alle orecchie, dopodiché afferrate delicatamente il padiglione auricolare per aprirlo ed esporre l’interno. Ora, con della garza sterile imbevuta di lozione detergente specifica, pulite eventuali tracce di sporcizia e cerume, badando a procedere pian piano anche tra le pieghe della pelle, punti in cui lo sporco si annida con più facilità.
Non usate bastoncini di cotone: sono pericolosi per il timpano dell’animale quanto lo sono per gli umani.
La pulizia del condotto uditivo si effettua con detergenti specifici prescritti dal Medico Veterinario, il quale avrà constatato la presenza di cerume in eccesso che andrà sciolto. La rimozione del cerume effettuata in questo modo permette inoltre al medico di vedere meglio l’interno e verificare la presenza o meno di parassiti.
Che occhi grandi hai! Congiuntivite e altri problemi oculari nel cane
Il cane notoriamente è un buon “fiutatore”: usa l’olfatto per stanare anche la briciolina di biscotto che vi è caduta sul tappeto.
Inoltre, ha l’orecchio fino, come abbiamo visto. E sa riconoscere alla perfezione il motore della vostra auto. Ma non è Occhio di Falco. In realtà, la vista del cane non è sviluppata come quella umana o, piuttosto, non opera in modalità visiva tanto quanto facciamo noi.
Gli occhi del cane sono però importantissimi strumenti con uno scopo ben preciso: commuoverci e impietosirci…
Scherzi a parte, si tratta di un organo sensibile e delicato, che può anch’esso ammalarsi.
Alcune tipologie di cani (per esempio a muso corto o con palpebre cadenti) possono soffrire maggiormente di disturbi oculari, tra cui citiamo lacrimazione, incrostazioni e secrezioni. Questi disturbi possono essere dovuti a una congiuntivite, che il Medico Veterinario saprà trattare dopo un’attenta diagnosi. Sostanzialmente, potrà prescrivere un antibiotico e un’accurata pulizia.
Come pulire gli occhi al cane
Come sempre, anche per pulire gli occhi al cane è vivamente consigliato “farselo amico”. Questo vuol dire prima di tutto abituarlo fin da cucciolo, dopodiché, durante l’operazione chiamare con dolcezza Wanda, coccolarla e lentamente avvicinarsi al suo muso, lodandola nel contempo. Tutto questo può sembrare un inutile surplus e invece è una parte molto importante. Serve a rinsaldare quel legame di fiducia già presente tra voi e il vostro pet.
L’operazione vera e propria di pulizia degli occhi è semplice, ma se possibile andrà svolta ogni giorno. Si tratta in sostanza di rimuovere le eventuali incrostazioni dovute al liquido lacrimale rappreso, usando una garza (una per occhio!) e una lozione apposita.
Attenzione a non strofinare energicamente.
È meglio tamponare o togliere delicatamente le cispe presenti, sempre dall’interno all’esterno, per non rischiare di portare germi nell’occhio.
Ricordate inoltre di scostare i peli (se il cane è a pelo lungo) e di non far entrare le ciglia nell’occhio.
La pulizia si risolve in pochi tocchi: insistere troppo sarebbe controproducente.
Ed ecco che a Gordon brillano di nuovo gli occhi, pronti a intenerirvi come prima!